Vincenzo Padiglione

Insegnamento:
Antropologia museale (M-DEA/01)

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Programma: 

Premessa. Le meraviglie di ogni genere che il museo, al suo esordio, custodiva in studioli di umanisti, sono oggi di nuovo evocate: disseminate però nella proliferazione di musei dalla consistenza patrimoniale assai diversa, dalla tipologia disciplinare spesso ambigua, dalla struttura gestionale variegata, dall’estetica espositiva tutt’altro che unitaria. Tutto in movimento (persone, idee, immaginari, oggetti). Sensazioni di disordine e di effervescenza  sono ormai costitutive del nostro rapporto con i musei. L’antropologia ci offre una prospettiva comparativa e intrusiva per comprendere in modo simpatetico ed estraniato la cultura organizzativa delle istituzioni museali.

Un’introduzione al museo e alla prospettiva etno-antropologica dei musei e nei musei volta ad offrire strumenti per riflettere con sensibilità contestuale e comparativa sulle nozioni di Memoria, Bene, Patrimonio e Museo. Attraverso l’esame di casi etnografici si intende segnalare il farsi vieppiù slargato, pluralistico e problematico del campo patrimoniale. Sul campo si valutano gli Standard museali richiesti, i nuovi e vecchi mestieri della gente dei musei. Infine si mettono a problema i processi di patrimonializzazione, le poetiche, le politiche e le estetiche della memoria attuale, delle rovine e degli scarti, delle tracce del biografico e del quotidiano, nell’arte pubblica contemporanea.

Sono auspicati incontri in musei e progetti di installazione etnografiche.

Si consiglia la frequentazione della Rivista specialistica (in classe A) AM / Antropologia museale, nata nel 2002 e giunta al numero 45.

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