Professori visitatori
- Christophe Guignard (dal 5 maggio al 5 giugno 2025) su invito del Prof. Claudio Zamagni
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Christophe Guignard
MCF HDR en littérature chrétienne ancienne / Associate professor of Ancient Christian Literature
Rédacteur en chef de la Revue des sciences religieuses
c.guignard@unistra.frFaculté de théologie catholique / UR 4377 TCSR
9, pl. de l'Université
BP 90020
FR-67084 Strasbourg Cedex
https:///theocatho.unistra.fr - Philippe Canguilhem (aprile - maggio 2025) su invito della Prof.ssa Elena Valeri
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Philippe Canguilhem is Professor of Musicology at the University of Tours (France), and a researcher at the Centre d’études supérieures de la Renaissance.
His work focuses on Italian music in the 16th century, with special emphasis on Florentine musical life. On this subject, he has written numerous articles in international journals and a recent book, Musique et culture à Florence 1530-1570 (Brepols, 2024).He is also interested in improvised counterpoint in the Renaissance, and has published an edition and translation of Vicente Lusitano’s counterpoint treatises (Brepols, 2013), and a book on polyphonic improvisation in the Renaissance in 2015 (Classiques Garnier). He has been a senior member of the Institut Universitaire de France (2017-2022), a fellow and visiting professor at Villa I Tatti – the Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, and a fellow at the Italian Academy of Columbia University and at the Historisches Kolleg in Munich. He is corresponding member of the American Musicological Society.
- Asher Salah (febbraio 2025) su invito della Prof.ssa Serena Di Nepi
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Il prof. Salah sarà in Sapienza nel mese di febbraio 2025, durante il quale porterà avanti un progetto di ricerca sulla storia culturale degli ebrei in Italia in collaborazione con la prof.ssa Serena Di Nepi. Tra le attività già programmate, la partecipazione al seminario PRIN Verso il Digital Atlas in Italja 3 previsto il 13 febbraio e la discussione di due volumi al Museo Ebraico di Roma il 4 marzo.
Asher Salah is Associate Professor at the Bezalel Academy of Arts and Design and the Hebrew University in Jerusalem. He has been a fellow at the Katz Center for Advanced Judaic Studies in 2011-2012 and in 2014-2015, and at the Maimonides Center for Advanced Studies in Jewish Scepticism in 2016-2017 and 2020-2021. His scholarship deals with Jewish literature in early modern Italy, Sephardic studies and Jewish cinema in the Mediterranean area. His publications include a translation into Italian and an analysis of Samuele Romanelli’s Masa‘ Be‘arav (Florence: Giuntina, 2006), La République des Lettres: Rabbins, médecins et écrivains juifs en Italie au XVIIIè (Boston/Leiden: Brill, 2007), L’epistolario di Marco Mortara: un rabbino italiano tra riforma e ortodossia (Florence: Giuntina, 2012), Diari Risorgimentali: due ragazzi ebrei si raccontano (Livorno: Belforte, 2017), with D. Flesler and M. Friedman, editor of “Genealogies of Sepharad,” Quest. Issues in Contemporary Jewish History, 18 (2020), Il mondo fuori del ghetto: I diari di Moise Vita Cafsuto, gioelliere dei Medici (Turin: Claudiana, 2022), and with J. Popkin and G. Veltri, A Sceptical Jew: Richard H. Popkin’s Private Republic of Letters (Boston: Brill, 2025).
Link al sito: http://www.bezalel.ac.il/en/node/5441
- Csaba Szabó (giugno-dicembre 2024) su invito del Prof. Giorgio Ferri
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Csaba Szabó is an Assistant Professor in the Department of Religious Studies at the University of Szeged in Hungary. He studied history and Roman provincial archaeology in Cluj and Pécs. He continued his PhD studies at the Max Weber Kolleg in Erfurt. His current research focuses on the materiality of Roman religion in the Danubian provinces, the Roman cult of Mithras, the history of archaeology, and the reception of Roman antiquity in Romania. Some of his notable works include "Sanctuaries in Roman Dacia: Materiality and Religious Experience" (Archaeopress, Oxford, 2018) and "Roman Religion in the Danubian Provinces: Space Sacralization and Religious Communication during the Principate (1st-3rd century AD)" (Oxbow Books, Oxford, 2022).
Institutional website: https://vallastudomany.com/szabo-csaba
- Sabine Renate Huebner (13 giugno - 13 luglio 2024) su invito del Prof. Alberto Camplani
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La Visiting professor Sabine Renate Huebner, Professorin für Alte Geschichte, Universität Basel, è stata invitata come Visiting Professor per un progetto di studio (domanda Id: 1162115) sulla situazione sociale dell’Egitto romano nel III secolo d.C. e le trasformazioni urbane tra III e IV secolo così come risultano registrate in fonti papirologiche, archeologiche, letterarie conservate in lingua latina, greca, copta, araba e etiopica. Nel contesto di tale ricerca, durante il mese di giugno e luglio (13 giugno-13 luglio 2024) ha potuto incontrare più volte in Sapienza e in altri contesti sia il prof. Alberto Camplani, sia il prof. Marco Maiuro, oltre che la prof.ssa Paola Buzi, Presidente del Sapienza Centre for the Study of the Mediterranean and Near East in Late Antiquity and Early Middle Ages, e il prof. Pietro Vannicelli, coordinatore del dottorato in Filologia e storia del mondo antico. Ha inoltre tenuto in maniera ufficiale, in presenza e con accesso online, due relazioni, come annunciato nel progetto, che qui sotto saranno presentate in maniera più dettagliata.
Ricordiamo che il progetto era articolato 1) nello studio delle trasformazioni delle forme urbane in Egitto in età tardoantica; 2) nello studio dell'Egitto come provincia romana, dotato di sue peculiarità socio-politiche.
1) Durante il soggiorno in Sapienza Università di Roma, Sabine R. Huebner ha collaborato con Alberto Camplani e Marco Maiuro a un progetto di libro sulle città egiziane (Maiuro è responsabile della collana Pragmateia presso EdiPuglia; Sabine Huebner è membro del comitato consultivo della collana e curatrice del volume, Camplani è uno dei collaboratori). Esso è basato in gran parte sugli atti di un convegno tenutosi presso l'Istituto Svizzero di Roma nel maggio 2023, intitolato: Urban Transitions in Roman Egypt from the Third to the Fourth Century CE, e intende mostrare la rilevanza della realtà urbana egiziana per la transizione dell’Egitto nella tarda antichità, concentrandosi sulle forme urbane nelle loro dimensioni civili e religiose, sulla base di fonti di vario tipo, con particolare attenzione a quelle meno studiate (copto, arabo, etiopico, ecc.). I contributi al volume, firmati da rinomati studiosi provenienti da tutto il mondo, esplorano, a partire dalle fonti storiografiche, agiografiche, archeologiche, numismatiche, papirologiche, le multiformi testimonianze provenienti dai siti egiziani, le quali suggeriscono che nella storia urbana d’Egitto vi sia stato un cambiamento significativo tra III e IV secolo d.C. I contributi analizzano quali forze, politiche, culturali o economiche, contribuirono a rimodellare il paesaggio urbano. Il volume si propone anche di rispondere alla domanda se le città egiziane si siano evolute secondo linee simili o diverse da quelle di altre province dell'Impero romano.
2) L’altra articolazione è la situazione socio-economica della provincia romana d'Egitto nel III secolo d.C. L'analisi combinata di fonti letterarie, resti archeologici, monete e papiri permette oggi una prospettiva nuova sul periodo di transizione verso la tarda antichità. Il libro si concentra sulla provincia romana dell'Egitto, il cosiddetto granaio di Roma, nonché nodo di trasporto globale collegante le province romane all'Oceano Indiano a est e all'Africa interna a sud. Pochi studiosi si sono occupati della documentazione proveniente dall'Egitto quando hanno studiato la cosiddetta "crisi del III secolo d.C.", affrontandola unilateralmente e limitandosi a contesti geograficamente circoscritti. Anche un'analisi preliminare delle testimonianze archeologiche indica invece che questa conclusione è unilaterale. Infatti, si capisce che l'Egitto subì una crisi di trasformazione nel corso del III secolo d.C. Lo spopolamento e l'eventuale abbandono di alcuni insediamenti fiorenti verso la fine del secolo devono essere stati causati da significativi cambiamenti ambientali e dalle difficoltà economiche della regione. Gli eventi di trasformazione più drammatici sembrano essere avvenuti negli anni del regno di Marco Aurelio e in quelli che vanno dal regno di Filippo l'Arabo a quello di Valeriano. Potrebbe quindi essere più che una pura coincidenza il fatto che le pandemie antonina e di Cipriano si siano diffuse in questi anni.
In Sapienza, in vista della redazione del capitolo 5 sull'ascesa del cristianesimo, la prof. S.R. Huebner ha potuto discutere con al prof. A. Camplani alcuni aspetti importanti del paesaggio religioso egiziano nel corso del secolo.Due seminari costituiscono una tappa significativa del soggiorno di S.R. Huebner in Sapienza:
- 18 giugno 2024 Initial References to Christian Clerics in the Papyrological Evidence of Roman Egypt
patrocinato dal Dottorato in Filologia e storia del mondo antico grazie all’interessamento del prof. Pietro Vannicelli, coordinatore del medesimo dottorato; - 19 giugno 2024 Imperial Waters: Unravelling the Impact of Nile Floods on Roman Egypt and the Empire, con introduzione del prof. Alberto Camplani e conclusioni del prof. Marco Maiuro
nel contesto del Sapienza Centre for the Study of the Mediterranean and Near East in Late Antiquity and Early Middle Ages
Nella prima presentazione, Huebner ha discusso di papiri che menzionano diaconi, molti dei quali non erano stati considerati in precedenza nello studio studio sul cristianesimo egiziano del terzo secolo, sia perché la loro data e provenienza erano sconosciute, sia perché non erano percepiti come riferiti a cristiani. In precedenza si riteneva che i primi diaconi cristiani comparissero nella nostra documentazione papirologica dall'Egitto nella prima metà del IV secolo d.C. Huebner ha sostenuto che dovremmo verificare la possibilità di di interpretare documenti notevolmente precedenti, del tardo secondo secolo, menzionanti “diaconi”, in riferimento al significato istituzionale cristiano. Di fronte a nuove e crescenti evidenze della cristianizzazione dell'entroterra egiziano e dell'esistenza di comunità cristiane guidate da presbiteri e diaconi già dalla seconda metà del secondo secolo, queste considerazioni non sembrano inverosimili. I diaconi registrati appartenevano alla popolazione greco-egiziana nei villaggi e nelle piccole città dell'Alto Egitto e provenivano dal gruppo di piccoli commercianti, artigiani e impiegati nella gestione delle proprietà dei grandi proprietari terrieri. Erano di umili condizioni, avevano ricevuto un'istruzione al massimo modesta e probabilmente parlavano egiziano piuttosto che greco nella loro vita quotidiana. Questo si adatta bene all'emergere delle prime traduzioni dei Vangeli in copto intorno alla metà del terzo secolo e testimonia l'avanzata del cristianesimo tra la popolazione rurale di lingua egiziana.
La seconda presentazione è stato un tentativo concertato di integrare le variabili ambientali nella storiografia del governo provinciale romano. Attraverso la meticolosa ricostruzione delle inondazioni annuali del Nilo dall'inizio del dominio romano fino alla fine del terzo secolo d.C., Huebner ha evidenziato un ulteriore aspetto che dovrebbe essere considerato nel discorso sulla storia imperiale romana. Le fonti raccolte per i singoli anni dal 30 a.C. al 300 d.C. indicano condizioni favorevoli per l'agricoltura egiziana nei primi centocinquant'anni del dominio romano e un trend discendente delle inondazioni annuali del Nilo a partire dal secondo quarto del secondo secolo d.C. Huebner ha dimostrato che il governo romano, in linea con le esigenze ambientali, reagiva proattivamente alle condizioni sfavorevoli che potevano influire sui rendimenti agricoli, sulle entrate fiscali e sulla stabilità sociale. Gli imperatori e i governatori romani cercavano di adattare la legislazione fiscale alle mutevoli condizioni ecologiche e di ottimizzare la produttività del territorio. Ciò includeva agevolazioni fiscali per le terre non inondate, la possibilità di pagare le tasse a rate e incentivi fiscali per coltivare terre improduttive. Un'analisi dettagliata delle condizioni ambientali offre una nuova prospettiva, finora inesplorata, per comprendere i complessi fattori che hanno influenzato le riforme governative, le trasformazioni sociali e l'insorgere di pandemie.
A questi eventi hanno partecipato non solo gli studenti di dottorato o di laurea magistrale, ma anche colleghi della Facoltà di altri Atenei, sia in presenza, sia online, i quali hanno potuto apprezzare il progresso compiuto dal progetto anche in relazione ai contatti della prof.ssa Huebner con i professori di Sapienza Università di Roma.
Link l sito: https://daw.philhist.unibas.ch/de/personen/sabine-huebner/
- 18 giugno 2024 Initial References to Christian Clerics in the Papyrological Evidence of Roman Egypt
- Daniel Barbu (settembre-dicembre 2024) su invito della Prof.ssa Marianna Ferrara
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Nell'autunno del 2024 il prof. Daniel Barbu sarà Visiting Professor alla Sapienza presso il Dipartimento SARAS su invito della prof.ssa Marianna Ferrara.
Daniel Barbu ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia delle religioni presso l'Università di Ginevra nel 2012 e l'abilitazione allo studio della religione e degli studi ebraici presso l'Università di Berna nel 2020.
Attualmente è ricercatore presso il Centro nazionale francese per la ricerca (CNRS) e membro del Laboratoire d'études sur les monothéismes (UMR 8584). È anche vicepresidente del Graduate Program in Religious Studies presso la Paris Sciences-et-Lettres Research University/École Pratique des Hautes Études di Parigi, dove insegna Espistemologia degli studi religiosi.
Il suo primo libro, Naissance de l'idolâtrie: Image, identité, religion è stato pubblicato nel 2016 per i tipi di Presses universitaires de Liège. Al momento sta lavorando a una nuova monografia sulle narrazioni ebraiche su Gesù e la storia del cristianesimo e sta lavorando a un progetto sulle genealogie dello studio della religione.
Ha curato diversi volumi collettivi e/o traduzioni. È uno dei redattori della rivista ginevrina di antropologia e storia delle religioni ASDIWAL, membro del comitato editoriale di CROMOHS - Cyber Review of Modern Historiography, e co-direttore della collana “Histoire des religions” della casa editrice Labor et Fides (Ginevra).
Le sue aree di ricerca comprendono:
*La storia e la cultura degli ebrei nel mondo antico, medievale e della prima età moderna;
*La polemica ebraico-cristiana e la storia dell'antigiudaismo;
*La storia intellettuale europea e la prima storia dello studio della religione;
*Teorie della religione.. ********************
Daniel Barbu earned his PhD in the History of Religions from the University of Geneva in 2012 and his habilitation in Religious Studies and Jewish Studies from the University of Bern in 2020. He is currently a researcher at the CNRS and a member of the Laboratoire d’études sur les monothéismes (UMR 8584). He teaches Epistemology of Religious Studies at the Paris Sciences-et-Lettres Research University/École Pratique des Hautes Études, where he also serves as Vice President of the Graduate Program in Religious Studies.
His first book, Naissance de l’idolâtrie: Image, identité, religion (Presses universitaires de Liège, 2016), explores the dynamics between image, identity, and religion. He is currently working on a new monograph on Jewish narratives about Jesus and the history of Christianity, as well as a project on the genealogies of the study of religion. He has edited numerous collective volumes and translations and is actively involved in various editorial initiatives: he serves as an editor for the journal ASDIWAL, is a member of the editorial board of CROMOHS - Cyber Review of Modern Historiography, and co-directs the “Histoire des religions” series at Labor et Fides (Geneva).
His main research areas include the history and culture of Jews in antiquity, the medieval and early modern periods, Jewish-Christian polemics and the history of anti-Judaism, European intellectual history and the early history of the study of religion, and theories of religion.
- Paola Maria Sesia (primavera 2024) su invito del Prof. Alessandro Lupo
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Paola Maria Sesia has a doctorate in anthropology from the University of Arizona and currently is full professor at the “Centro de Investigaciones y Estudios Superiores en Antropologia Social, unidad Pacífico Sur”, Mexico. She has conducted her investigations mainly in indigenous Mexico, on topics related Medical Anthropology and Public Health (prenatal health, maternal and reproductive health, traditional midwifery, obstetrics, sexual and reproductive health). One of her most recent publications is “Maternal Death in Mexico Oxford Research Encyclopedia of Latin American History" and the book "Critical Medical Anthropology: Perspectives in and from Latin America" coedited with Jennie Gamlin, Sahra Gibbon and Lina Berrío (2020).
Link al sito: pacificosur.ciesas.edu.mx/unidad-regional-pacifico-sur/sesia-paola-maria
- Eduard Iricinschi (aprile-luglio 2020) su invito della Prof.ssa Marianna Ferrara
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Eduard Iricinschi ha conseguito il dottorato in Religion presso la Princeton University nel 2009 con una tesi sulla produzione manoscritta e l’educazione monastica nell’Egitto del IV secolo. Ha ricoperto posizioni post-dottorali in prestigiose istituzioni, tra cui il Van Leer Jerusalem Institute, l’International Consortium for Research in the Humanities presso l’Università di Erlangen e il Käte Hamburger Kolleg della Ruhr University Bochum, dove ha lavorato come Ricercatore Associato. I suoi interessi di ricerca includono i testi religiosi della tarda antichità, l’eresia, le pratiche di alfabetizzazione religiosa e la storia intellettuale della religione.
Il dr. Iricinschi ha organizzato numerosi workshop accademici su temi come i contatti religiosi nella tarda antichità, le culture librarie religiose e le intersezioni tra ritualità e normatività. Ha curato volumi di rilievo, tra cui Beyond the Gnostic Gospels e Heresy and Identity in Late Antiquity, e pubblicato ampiamente sulle dispute religiose, sulle eresie e il ruolo dei testi religiosi nella definizione dei confini identitari.
Attualmente, Eduard Iricinschi collabora con Marianna Ferrara (Sapienza) a un progetto sui contributi intellettuali e storiografici delle Eranos Tagungen di Ascona. Tra le loro pubblicazioni recenti: Spiritual Scholarship and the Study of Religions as Self-Improvement: The Search for a Personalized History of Religion at the Eranos Meetings. Dossier in Asdiwal. Revue genevoise d’anthropologie et d’histoire des religions 16 (2021), 75–141, e Conflicts, Tensions, and Mythmaking at Eranos Before and After the World II. Theme Section in Studi e Materiali di Storia delle Religioni 89/2 (2023), 437–606.
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Eduard Iricinschi earned his PhD in Religion from Princeton University in 2009 with a dissertation focusing on book production and monastic education in fourth-century Egypt. He has held postdoctoral positions at prestigious institutions such as the Van Leer Jerusalem Institute, the International Consortium for Research in the Humanities at Erlangen University, and the Käte Hamburger Kolleg at Ruhr University Bochum, where he currently serves as a Research Associate. His research interests include Late Antique religious texts, heresiology, religious literacies, and the intellectual history of religion.
Dr. Iricinschi has organized numerous academic workshops on topics such as religious contacts in Late Antiquity, religious book cultures, and intersections between ritual and normativity. He has edited influential volumes, including Beyond the Gnostic Gospels and Heresy and Identity in Late Antiquity, and published extensively on religious disputes, heresiology, and the role of religious books in defining boundaries.
Currently, Eduard Iricinschi is collaborating with Marianna Ferrara on a project exploring the intellectual and historiographical contributions of the Eranos Tagungen in Ascona. Among their most recent publications: Spiritual Scholarship and the Study of Religions as Self-Improvement: The Search for a Personalized History of Religion at the Eranos Meetings. Dossier in Asdiwal. Revue genevoise d’anthropologie et d’histoire des religions 16 (2021), 75–141, e Conflicts, Tensions, and Mythmaking at Eranos Before and After the World II. Theme Section in Studi e Materiali di Storia delle Religioni 89/2 (2023), 437–606.