Convegno: Storia sociale/Storia dei media
Storia sociale/Storia dei media. Fonti, metodologie, ricerche per la storia del cinema e della televisione in Italia
a cura di Luana Fedele, Damiano Garofalo e Andrea Minuz
Giorni: 11-12 maggio
Luogo: Aula G. Levi, Ex-Vetrerie Sciarra
Lo studio delle audience del cinema e della televisione in Italia non è un’area di ricerca recente: già negli anni Cinquanta, infatti, si diffondono le prime inchieste di stampo etnografico su piccole comunità di spettatori sia cinematografici che televisivi (si vedano, a titolo di esempio, le ricerche di Pinna, Maclean, Guidacci e De Rita). Si tratta, tuttavia, di una corrente presto esaurita, ripresa più di recente dagli studi storiografici grazie alla tradizione della New Cinema History (si vedano soprattutto i lavori di Biltereyst, Maltby e Meers), che ha sancito definitivamente la legittimità degli spettatori, dei luoghi di fruizione e delle pratiche di consumo mediale come oggetti di studio e di ricerca storica anche nel contesto italiano.
La sovrabbondanza, disordinata e ricchissima, di fonti sparse e disseminate tra le memorie degli spettatori ha lasciato innumerevoli tracce nei loro diari, lettere, note, artefatti. Nonostante i mutamenti di prospettiva introdotti dagli studi culturali e dal ritorno delle ricerche empiriche degli anni Ottanta, questa enorme quantità di fonti è stata per decenni trascurata. Solo grazie alla profonda e radicale trasformazione del panorama mediale che ha caratterizzato gli ultimi vent’anni, c’è stato un ritorno allo studio delle audience in chiave storica. Perché nella metamorfosi del cinema e nella rilocazione delle sue pratiche di visione, nella nascita della televisione e nella moltiplicazione degli schermi, l’elemento che meno è mutato sono, probabilmente, gli spettatori: uomini e donne, di fronte a uno schermo grande o piccolo, accomunati dalla stessa esperienza di consumo, che negoziano un significato sociale e culturale in base a una serie di fattori (sociali, politici, geografici, culturali).
Così, gli spettatori, le pratiche di visione differenziate, le memorie del consumo cinematografico e televisivo hanno assunto una nuova centralità all’interno dei più recenti studi sul cinema e sui media in Italia (si vedano, tra gli altri, i lavori pionieristici di Casetti, Fanchi e Mosconi) e di numerosi nuovi progetti di ricerca finanziati a livello nazionale ed europeo (ad esempio il progetto britannico “Italian Cinema Audiences”, quello didattico e di ricerca promosso da Sapienza “Romarcord”. Ricerche di storia sociale del cinema a Roma, e più di recente il PRIN 2020 CinEx. Spazi pratiche e politiche dell’esercizio cinematografico in Italia).
In termini generali, dunque, il convegno si ripropone di: a) ripensare il ruolo della storia sociale all’interno della storiografia ufficiale sul cinema e sui media audiovisivi; b) promuovere una riflessione interdisciplinare sul rapporto tra cinema, memorie, audience e spazi di visione (storia orale, storia urbana, storie intime, etc.); c) riflettere sull’uso delle fonti orali, archivistiche, private (lettere, diari, effemeridi, etc.) attraverso un rinnovamento delle prospettive di studio sul cinema e l’audiovisivo.
Comitato organizzativo: Samuel Antichi, Anja Boato, Francesca Cantore, Federica D’Urso, Arianna Vietina