Digitalizzazione metadatazione e produzione multimediale
Il laboratorio provvede alla digitalizzazione e metadatazione di materiali da vari supporti e formati (materiali a stampa, immagini, materiali audio-video) con la possibilità di intervenire, tramite appositi strumenti e software, per la correzione di eventuali difetti dei materiali.
L’attivita del laboratorio di digitalizzazione e metadatazione consiste nell’acquisizione delle risorse analogiche in digitale in formati non compressi e con una riproduzione più fedele possibile dell’originale: dalle copie master in alta definizione –per la conservazione e la stampa- vengono creati i file derivati in bassa definizione per l’accesso in rete. Le macchine acquisiscono in automatico i metadati tecnici; l’operatore inserisce per mezzo dell’interfaccia di catalogazione i metadati descrittivi, semantici e relazionali implementati in armonia con i principali standard internazionali di catalogazione libraria, archivistica e museale.
La rete intranet del laboratorio di digitalizzazione e metadatazione del DigiLab è costruita secondo un modello a stella: tutte le postazioni client sono collegate al server, che dispone di uno storage di 24 tera. Le postazioni sono attrezzate per l’acquisizione di materiali di varia tipologia: audio-video, testi e immagini da diverse sorgenti e supporti (vhs, audiocassette, libri, periodici, fotografie, diapositive, ecc.). L’acquisizione avviene senza compressione e con una riproduzione più fedele possibile dell’originale: dalle copie master in alta definizione (per la conservazione e la stampa) vengono creati i file derivati in bassa definizione per l’accesso in rete.
Il laboratorio è composto da una piattaforma MAM-ONE con quattro postazioni e un server per la gestione e distribuzione di contenuti multimediali, collegati in rete intranet.
PRODUZIONE TESTI
Il laboratorio è costituito da uno scanner robotico Qidenus, che consente, per opere di particolare pregio, la scansione su un apposito leggio con apertura a 90°, minimizzando l’effetto di deformazione. L’illuminazione è a luce fredda a neon che garantisce la conservazione e l’integrità degli originali. Lo scanner Qidenus offre anche una modalità che prevede lo sfogliamento automatico delle pagine, utilizzando un dito bionico.
Un secondo scanner (Bookeye 3) consente la lavorazione di volumi di dimensioni ragguardevoli o formati speciali, come l’A1 dei quotidiani o la ripresa di tavole ripiegate che potremmo trovare all’interno di volumi di piccole o medie dimensioni. Si tratta di uno scanner planetario digitale a colori, con acquisizione dall’alto con un sistema basculante motorizzato, che consente la gestione di libri con apertura inferiore ai 180° e, allo stesso tempo, una notevole velocità di esecuzione (sette secondi per una scansione a colori a 600 dpi).
LA METADATAZIONE
Dalla copia master in alta definizione vengono creati i file derivati con risoluzione inferiore, a seconda dell’uso previsto, e la descrizione analitica e la metadatazione secondo gli standard internazionali di catalogazione libraria, archivistica e museale.
Anche la scelta delle liste controllate e dei thesauri è avvenuta in armonia con gli standard in uso e con il Sistema Bibliotecario Sapienza e si sono utilizzati gli strumenti ritenuti più coerenti con le prassi professionali dei diversi domini disciplinari e le best practices internazionali. Il DigiLab ha inoltre avviato una serie di contatti con le altre istituzioni nazionali impegnate nella missione di rendere accessibili in linea i patrimoni culturali (ICCU, ICAR, ICCD), per stilare degli accordi di collaborazione con il fine di armonizzare e integrare le prassi catalografiche e l’utilizzo di liste controllate e thesauri.