Francesco Faeta

Insegnamento:
Teoria e pratica della documentazione audiovisiva e sonora DEA (M-DEA/01)

 

Francesco Faeta

 

Francesco Faeta, professore ordinario di Antropologia Culturale, ha insegnato Antropologia Visiva all'Università di Messina, presso la quale ha diretto il Dottorato Antropologia e studi storico-linguistici. Ha tenuto cicli di lezioni e seminari presso numerose Università italiane e straniere, tra le quali la Columbia University a New York e l’EPHE di Parigi. Ha curato importanti mostre di fotografia per istituzioni culturali o musei nazionali quali la Galleria Nazionale d'Arte Moderna (1980), il Museo di Palazzo Braschi (1984), l'Istituto Nazionale per la Grafica-Calcografia Nazionale (1989), Il Festival Internazionale "Fotografia" (2006), il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari (2015-2016), il Museo delle Civiltà (2019-2021). Direttore di ricerca nell’ambito del Progetto Finalizzato “Beni Culturali” del C.N.R. e dell’omologo PRIN del MIUR (1998-2002), e stato membro della Commissione Nazionale di Studio sui Beni Culturali DEA, del MiBAC dal 1998 al 2002. Socio fondatore dell’AISEA (Associazione italiana di Scienze Etnoantropologiche), di cui è stato membro del CD per numerosi anni, è altresì membro del CD della SISF (Società Italiana per lo Studio della Fotografia). Ha fatto parte della Commissione Nazionale Italiana dell'UNESCO e ha collaborato con il MiBACT al “Piano Strategico per la Fotografia”. Fa parte dell'EB della rivista "Visual Ethnography" e del CS delle riviste "Voci" e "RSF - Rivista di Studi di Fotografia". Dirige, per Franco Angeli, la collana Imagines. Studi visuali e pratiche della rappresentazione. Il suo ultimo volume è L’occhio e le cose. Cinque lezioni sullo sguardo, Milano, Meltemi, 2023.

 

Programma: 

Il corso, dal titolo, Lezioni sullo sguardo, si articolerà in cinque principali argomenti, con l’obbiettivo scientifico e didattico di definire in termini non angusti il campo della visione e le pratiche della rappresentazione. In tale ottica, sullo sfondo di una teoria fenomenologica dello sguardo e delle rappresentazioni, nella prima delle lezioni si tenterà di render conto della definizione, in termini antropologici, degli oggetti d'arte, con un confronto con le prospettive storico-artistiche e delle discipline contermini; nella seconda, ci si soffermerà su Aby Warburg, e sul suo lavoro in qualità di antropologo e di fotografo-etnografo, visto come denso punto di contatto tra scienza sociale, iconologia e storia dell'arte; nella terza, si affronterà la dimensione politica delle immagini fotografiche, viste come dispositivo, con riferimento ai processi di costruzione e decostruzione degli universi legati al disturbo psichico; nella quarta, si dedicherà attenzione ad alcuni aspetti degli archivi fotografici personali, in rapporto alle modificazioni della memoria imposte dal digital turn; nella quinta, infine, si tratteranno temi relativi al fotogramma, come unità minima della significazione iconica in epoca analogica.

Bibliografia:
F. Faeta, L’occhio e le cose. Cinque lezioni sullo sguardo, con pref. di Ruggero Eugeni, Meltemi, “Estetica e Culture Visuali”, Milano, 2023
Eventuali testi di approfondimento (di non specifico obbligo per il corso)*:
F. Faeta, Strategie dell’occhio Saggi di etnografia visiva, Milano, Franco Angeli, 2003
F. Faeta, Le ragioni dello sguardo. Pratiche dell'osservazione, della rappresentazione e della memoria, Torino, Bollati-Boringhieri, 2011
F. Faeta, Fotografi e fotografie. Uno sguardo antropologico, Milano, Franco Angeli, 2006
F. Faeta, Il nascosto carattere politico. Fotografie e culture nazionali nel secolo Ventesimo, Milano, Franco Angeli, 2019

*i primi due testi sono reperibili on line e in open access sul sito del docente presso Academia.edu; l’accesso al sito è libero e gratuito, previa registrazione degli interessati

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